Muralto, luci rosse sfrattate

Radio Fiume Ticino, 4 novembre 2010

Solo uno sfratto e nessuna denuncia dietro al centro estetico a luci rosse di Muralto. Intanto nel business spunta la stessa persona in un caso simile a Bellinzona...

Spunta lo stesso personaggio dietro all'ex centro estetico a luci rosse di Muralto, al numero 3 di Via stazione, e all'appartamento di Bellinzona, al numero 3 di Via cancelliere Molo, dove lavoravano pure delle prostitute. Andrea Keller, zurighese trapiantato in Ticino, opera da quello che sarebbe il suo quartier generale, l'hotel Centrale Arcadia di Contone. Qui infatti ha il recapito la Arcadia Alberghiera Ristorazione Sa che aveva affittato il locale a Bellinzona. La Edildomus Sa, con recapito al 22 di Vial al Mulino a Cadempino, era invece l'affittuaria del locale a Muralto, di cui Keller è pure amministratore unico.

Ma a Muralto le luci rosse si sono spente in settembre per la tranquillità degli altri inquilini: la Edildomus è stata sfrattata in settembre per non aver pagato gli affitti: segno che il business forse non andava molto bene, come il centro estetico che lo camuffava. Un locale, a Muralto, che aveva fatto discutere, per le reclamazioni degli inquilini e le denunce della stampa fino ad agosto 2010. Nessuna prostituta era stata identificata il 15 settembre 2010, quando la buoncostume e la polizia comunale irrompono nei locali su mandato della pretura: locali vuoti. Keller (o chi per lui) aveva fiutato aria di bruciato?

C'era solo della mobilia danneggiata, altra rubata, fanno sapere dalla Mediagest SA di Locarno che amministra lo stabile. Una ripicca per lo sfratto? Lui sta valutando i danni e ha sporto denuncia contro ignoti, rimettendoci dei soldi per lo sfitto. Dalla Mediagest dicono di non sapere (?) cosa facesse Keller (o chi per lui) al numero 3 di Via stazione. La razzia sarebbe stata compiuta da oscuri personaggi dell'est Europa. Lo stesso sarebbe accaduto anche a Bellinzona in Via Molo 3. Altra ripicca? In questo caso l'inchiesta della buoncostume procede, fa sapere la polizia cantonale. Keller, interrogato dalla stampa, ha dichiarato che voleva affittare a degli operai e non a delle "turiste". Possibile che non sapesse cosa accadeva in quell'appartamento al numero 3?
Resta il solito dubbio: alcune agenzie immobiliari compiacenti sanno benissimo a chi e per quale scopo affittano i locali. Anche a costo di sfrattare degli inquilini, specie se chi tira le fila del sesso a pagamento offre di pagare pigioni due volte più care, come sarebbe accaduto ad esempio a Bellinzona.