Automobili, mine vaganti

pubblicato da L'Inchiesta #3 - maggio 2012

La Sezione della circolazione è in grave ritardo con i collaudi: il rischio di incidenti aumenta...

«Pianificare oltre 70 mila collaudi di veicoli leggeri» e «oltre 6 mila» veicoli pesanti «da collaudare». Erano queste le previsioni delle autorità ticinesi quando nel 2005 è stato deciso l'ampliamento della Sezione della circolazione di Camorino, costato ai contribuenti ticinesi oltre sei milioni di franchi. Ma le autorità hanno sbagliato clamorosamente i calcoli.

Migliaia di veicoli in condizioni ignote
Dei veicoli non collaudati non si conosce lo stato dei freni, delle luci, degli pneumatici, delle perdite di lubrificanti, le emissioni di gas nocivi alla salute, eccetera. Solo i «freni difettosi» causano il 6% di tutti gli incidenti in Svizzera, secondo l'Ufficio per la prevenzione degli infortuni. Mentre gli impianti elettrici non controllati causano il 41% delle avarie, afferma il Touring club svizzero.

Il problema dei ritardi è annoso: nel 2009 la Sezione della circolazione aveva garantito di potersi mettere a giorno a fine 2010. L'obiettivo non è stato raggiunto. I ritardi accumulati continuano quindi a ridurre la sicurezza stradale e la qualità dell'aria. Quante sono le "mine vaganti" sulle strade ticinesi? «Le automobili che hanno oltre un anno di ritardo sono solo il 2% di quelle in circolazione», dice a L'Inchiesta Cristiano Canova, capo della Sezione della circolazione.

Stando ai dati del 2011, si tratta di circa 4'200 automobili in uno stato tecnico sconosciuto. Tra i mezzi pesanti, dice Canova, «solo il 2,7% ha un ritardo superiore ai 6 mesi», ciò equivale a una sessantina di mezzi pesanti di cui oltre la metà di categoria "Euro 0", ossia la più inquinante. Interpellato da L'Inchiesta Canova non è entrato nel merito dei rischi tecnici ed ambientali. «Il nostro obiettivo dichiarato è quello di essere a giorno, che secondo noi significa avere una riserva di lavoro di 3-6 mesi», dice. Quanto ai ritardi attuali, afferma, è «un dato accettabile che verrà ulteriormente migliorato».

Previsioni sbagliate sul numero di collaudi
Nonostante l'investimento milionario, la Sezione della circolazione non è ancora riuscita a rispettare gli obiettivi. «La costruzione è stata terminata nel 2009, mentre il personale è stato assunto in due tornate», ribatte Canova, adducendo motivi di lunghe formazioni degli esperti. «La nuova struttura potrà essere pienamente operativa solo a partire dai prossimi anni» dice.

Degli oltre 70 mila collaudi pianificati di automobili, la Sezione della circolazione ne ha smaltiti di fatto 63'500 nel 2010 e solo 60'450 nel 2011. Anche per i camion vi sono lacune, malgrado siano la priorità da quando è d'obbligo il controllo annuale per quelli che viaggiano all'estero. Le autorità si attendevano «oltre 6 mila» collaudi l'anno, invece sono stati 4'100 nel 2010 e solo 3'700 nel 2011.

«I dati mostrano già attualmente un deciso aumento», replica Canova. «La differenza risulta sia dal ritardo nei collaudi, sia dai veicoli che non si presentano, senza avvisare». Per i camion, afferma, «di fatto l'obiettivo è stato raggiunto».

Nessun marchio di qualità
I soldi dei contribuenti per potenziare il centro collaudi, dovevano servire anche per certificarne la qualità, come sperava il governo ticinese. Ma il marchio non è mai arrivato. Tra le condizioni per ottenere la certificazione di qualità, la Sezione della circolazione doveva garantire «l'assenza di ritardo nel collaudo dei veicoli». Parole del governo ticinese nel 2002.

Ma visti gli annosi ritardi, non se n'è mai fatto nulla. «Non vi è alcun obbligo di aderire a una certificazione di qualità», dice a L'Inchiesta il capo della Sezione della circolazione Cristiano Canova.

Altri servizi cantonali di collaudo (ad esempio Vaud e Neuchâtel), nel frattempo si sono dati una regolata, ottenendo il marchio di qualità "Iso 9001". Qualcosa tuttavia si starebbe muovendo anche per il Ticino. «È in via d'implementazione un sistema di garanzia della qualità concordato fra le autorità cantonali», dice Canova. La sfida sembra difficile, sia a causa di un parco veicoli abnorme che si gonfia mediamente del 2% ogni anno, sia perché nemmeno il Touring club svizzero e una ventina di garage autorizzati, chiamati nel 2001 a dare man forte alla Sezione della circolazione, in dieci anni sono riusciti a risolvere il problema dei gravi ritardi nei collaudi.

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