foto: http://www.radiogwen.ch/


Dalle frequenze ai bits

pubblicato da Ticinosette #19 - 6.5.2016

Media - Di webradio il Ticino ne conta solo una - di cui tra l'altro si parla assai poco - eppure altrove...

L'offerta di stazioni radio è ampissima e sempre più complementare alle vecchie frequenze modulate (FM). La concorrenza si sposta anche tra le radio con sistema “Dab+” che, in Svizzera, necessitano di una concessione federale, e quelle “IP” che si trovano semplicemente nella rete, per le quali basta un click al computer o sul cellulare per ascoltare musica in continuazione e senza (o quasi) interruzioni pubblicitarie. Proviamo a entrare un pochino in questo mondo.

Piccole e grandi stazioni
È chiaramente la diffusione di internet che ha dato il “la” a questo nuovo modo di fare e offrire radio. Grosso modo, in Svizzera, le web radio sono nate a cavallo tra i due secoli. In alcuni casi appartengono a radio FM per ampliare il loro pubblico (sfruttando lo “streaming”), ma la maggior parte sono il frutto di appassionati che le gestiscono e finanziano a proprie spese. Spesso sono specializzate in generi musicali e propongono brani che le radio FM snobbano. Questa realtà in Svizzera non solo sembra tardiva ma anche ambivalente.

Nel 2002 l'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) scriveva che le web radio erano ancora “in una fase iniziale e non ancora sufficientemente affidabili”, ma riconosceva allo stesso tempo che Radio Svizzera Internazionale (oggi “swissinfo”) poteva lavorare in modo più efficace e meno costoso su internet. Nel 2005 la Cooperativa svizzera degli autori di musica, la Suisa, sembrava lottare da sola contro internet. Quindi?

Di fronte alle accresciute capacità della rete, dei computer, dei cellulari, alle nuove abitudini del pubblico e persino dei musicisti, non è rimasto che adeguarsi. Per esempio l'UFCOM ormai riconosce “l'Association Suisse des Radios Numériques – Asroc”, con sede a Thônex. Erano 17 le stazioni che ne facevano parte nel 2009, oggi sono oltre 50 soltanto in Romandia, diffuse tramite la rete, il cavo o il satellite.

Ad ognuno la sua
Se la Svizzera italiana è considerata qua e là grazie a “Radio Gwen”, che cerca di ritagliarsi ufficialmente uno spazio, nel 2015 un servizio della radio romanda ha confermato che le web radio sono sempre più numerose in Svizzera, specie a Zurigo e in Romandia. Dal punto di vista della domanda riflettono un bisogno di sub-cultura e di proposte musicali alternative ai canali ufficiali. Per esempio a Zurigo ci sono radio numeriche che si occupano soprattutto di festival musicali e non solo (“Rundfunk FM”, attiva già da 15 anni), oppure “Gegen den Strom FM” (nata nel 2012). In Romandia una web radio di Sion è stata creata unicamente a margine del “Gay Pride”.

Dal punto di vista dell'offerta i vantaggi sono numerosi: pochissima attrezzatura, si può diffondere ovunque e non servono autorizzazioni. l dibattito è forse ancora all'inizio nel nostro paese, tant'è che pochissimi studi se ne occupano. Uno di questi, l'Annuario della qualità dei media, ancora nel 2012 diceva vagamente che “l’aumento dell’utilizzo delle web radio non compensa le perdite rilevate sul fronte dell’utilizzo tradizionale”. Ma poiché la scelta è in realtà vastissima, come si fa a capire quali sono le “migliori”?

Pete Naughton, appassionato di “podcasting” e web radio, lo scorso febbraio ha tentato una classifica sul quotidiano britannico “Telegraph”. Naughton introduce così: “c'è un sacco di buona radio là fuori che non si compone di brani soporiferi e chiacchiere banali, ma non è sempre facile da trovare (...)”. La bella sorpresa è che nella sua personale lista figurano due web radio svizzere: “Radio Swiss Classic”, della SSR SRG, e “Otto's Opera House” con sede a Zugo. Grazie a loro “gli svizzeri sanno mantenere una presenza distinta nel mondo delle radio in internet, con una varietà di stazioni di livello superiore” scrive Naughton. Quantomeno per la musica classica.