Sopra la zebra

pubblicato da TicinoSette #37 - 14 settembre 2012

Luogo di passaggio che meriterebbe molta più attenzione da parte di tutti gli utenti della strada, le strisce pedonali sono diventate delle vere e proprie trappole. A volte anche mortali...

Ci sono quelle mondialmente famose di Abbey Road del 1969. Ma anche quelle tragicamente popolari di Via Cantonale a Magliaso del 2010 e quelle sulla cantonale a Pambio-Noranco dello scorso agosto. Le nostre strade cantonali, lo avrete capito, portano iella, ma i drammi sembrano non insegnare nulla a nessuno, o meglio, a certi conducenti. Basta essere, caro lettore, un pedone ogni tanto in questa terra di "falciati" e ti accorgerai di quello che si rischia. Quanti lo sono quotidianamente? Non molti, probabilmente. Quanti invece solo per sfiga quando si rompe l'auto? O solo una volta l'anno perché in vacanza? Se siete tra questi ultimi, almeno ricordatevi che in certi paesi, prima di attraversare, si guarda a destra.

Attraversa, se hai coraggio
Va bene la menata dell'affinità culturale coi lombardi, ma siamo in Svizzera, diamine! Nel paese delle norme (stradali) e della cordialità (da conducente). A Zurigo, cavolo, ci sono i migliori passaggi pedonali: là sì che li rispettano i "fussgänger". Al semaforo non devi nemmeno schiacciare un bottone, "lui" si accorge di te e subito scatta il verde. Hai la precedenza, insomma, e non c'è un solo automobilista che si spazientisce. In Ticino, invece, a loro dai fastidio. Parole del Governo nel 2009, qui si concede la patente dell'auto in misura maggiore rispetto al resto del paese: un caso? Da una decina d'anni paghiamo coi nostri soldi la campagna di prevenzione chiamata "Strade più sicure", il che è già tutto dire. Ma tenetevi forte: i fondi dipendono da quanti soldi certi conducenti, vanitosi e benestanti, sono disposti a sborsare durante l'asta annuale delle targhe. Quelle coi numeri bassi. Non è una barzelletta. In pratica è come sensibilizzare sull'inquinamento ambientale coi soldi di chi specula sull'andamento del greggio in borsa. Ma secondo te, caro lettore, uno che spende 135 mila franchi per una stupida targa a due numeri, che tipo di conducente potrà mai essere?

Falciati, zebrati e affini
Siccome il messaggio che passa è "sfoggia la targa bassa, poi occhio ai pedoni!", non sorprende più di tanto che in questo cantone (a) i semafori se ne infischino dei passanti e che (b) i conducenti abbiano sempre la precedenza. Non sorprende nemmeno il fatto che la campagna delle strade insicure sia decennale (doveva durare solo cinque anni), quando è noto che, spesso, più il messaggio è duraturo, minore è l'effetto auspicato. Il numero di feriti gravi rimane, ahi noi, costante, così come gli incidenti dei motociclisti. Si elogia la campagna sulla base di soli numeri e statistiche, quando non si dice che, più semplicemente, meno incidenti sono dovuti anche al rincaro della benzina e delle assicurazioni. La prova? Nel 2009 si decide di "puntare" su pedoni e motociclisti con "azioni di sensibilizzazione, formazione e controllo". Risultato: un anno dopo è record negativo con 10 pedoni morti (quasi uno al mese), 138 pedoni feriti (una decina al mese) e oltre 400 motociclisti coinvolti, tra feriti e morti, ossia come dieci anni prima. Fate un po' voi...

Zebre che scompaiono
Non è finita, caro lettore. Alla fine del 2011 si viene a conoscenza dell'impensabile e dell'improponibile: l'autorità decide di eliminare una quarantina di zebre sul territorio, perché "non sicure" (cioè fuori norma) e perché "poco frequentate" (appunto). Ma come? Si vogliono tutelare i pedoni e poi si tolgono i passaggi pedonali? Da nessun'altra parte ho sentito di iniziative simili: vorrei essere smentito. In cambio, misteriosi "addobbi urbani" color rosso smorto (spesso confusi per zone pedonali) oppure "zone 30" che ben pochi rispettano. Succede, è la verità, di vedere anche un pazzo attraversare nel traffico, poi guardi bene e realizzi che in realtà sta camminando sulle strisce. Cioè, quelle che una volta erano un passaggio pedonale giallo canarino e non delle croste invisibili. In certe grandi città del mondo si impiegano giovani, magari disoccupati, che aiutano le persone ad attraversare ai semafori. Ah già, in Ticino non ci sono grandi città, però tante auto e dieci pedoni morti in un anno. Andrebbe sostenuta l'associazione di utilità pubblica "Mobilità pedonale". Forse un giorno, come accade in una città d'Australia, anche qui appenderanno dei cronometri (!) ai semafori pedonali di certe arterie trafficate: dieci secondi per attraversare. "È per visitare meglio la città" hanno detto.