Una madre da mito?

pubblicato da Ticinosette #1 - 2.1.15

Le qualità femminili? Un mito. Essere una buona madre? Una pressione sociale...

Sempre più mamme del terzo millennio si raccontano e raccontano il loro vissuto in moltissimi e, a volte, seguitissimi diari personali in internet (blog). Molte sono italiane, ma ci sono anche delle ticinesi, appassionate lettrici o dispensatrici di consigli alle (neo)mamme su come fare (o non fare) la mamma. Sappiamo tutti che il manuale della perfetta mamma non esiste, eppure... Eppure ognuna svela il suo "libretto delle istruzioni", ognuna spiega come "superare l'esame", ecc. Ora, non dico che essere genitrice sia semplice, ma mi chiedo: si può essere madri e basta? Senza sensi di colpa e regole da seguire? Ognuna diversa da un'altra, coi propri pregi ma anche coi propri inconfessabili difetti?

Qualità femminili: un mito?
C'è chi sostiene che la donna abbia più difficoltà di riconoscere i propri errori o difetti, specie quando è madre. La colpa è delle "straordinarie doti femminili", un mito, secondo la collega Rita Querzè, che manda in frantumi in un suo breve scritto. Vogliamo parlare del "multitasking", ovvero la presunta capacità delle donne di saper fare più cose alla volta? Bene, l'inglese, dice Querzè, nasconde sempre qualche fregatura. Lo si vede al lavoro, in ufficio, dice, dove "alla fine diventi quella che deve seguire cinque progetti alla volta", perché i maschi usano questa dote come pretesto.

Questo mito per la Querzè è da ricondurre alla scuola: le ragazze non hanno risultati migliori perché sono più brave o intelligenti, ma perché "passano tutto il loro tempo ad affinare la capacità di aderire alle richieste dei professori" (spesso maschi), col rischio di "diventare un bravo soldatino", di "passare la vita nel ruolo della sgobbona del primo banco". Soldatine e sgobbone le donne del presente e del futuro? Mah. E poi, affidabilissime organizzatrici? Macché, solo "quando serve un volontario per comprare il regalo al collega che è appena diventato papà". Abilissime solutrici di problemi? No, "altro non è che la consapevolezza che certe cose devono essere fatte e nei tempi giusti. Capirai che novità!". Presunte abilità che per la Querzè diventano in realtà più una "calamita per le grane" che altro.

Le dieci "rivelazioni"
Si dà per scontato che le mamme sono sempre brave mamme. Niente di più sbagliato. Possono anche essere, mi si consenta il gergo giovanile, "bastarde dentro", cioè scaltre, egoiste, svogliate, persino un po' carogne e malefiche verso i figli (e mariti, a volte). Per saperlo ho messo alla prova dei fatti le dieci "rivelazioni preferite" descritte da Claudio Rossi Marcelli nella sua rubrica "Dear Daddy" (caro papà).1 Una madre inquieta si chiede se dovrebbe impegnarsi di più o cambiare amiche, perché quando parla con loro si sente "la madre peggiore di tutte". Rossi Marcelli la conforta, elencando ben dieci nefandezze di mamma che ho voluto verificare nei blog a cui accennavo all'inizio.

Ecco la prima: "per una settimana ho detto ai bambini che l'autoradio era rotta perché non ne potevo più di ascoltare le loro stupide canzoncine". Non ho trovato la conferma esatta, ma nel blog "aprovadimamma", Marica si lamenta del fatto che a sua figlia piace tanto un solo brano dei Ricchi e Poveri (lungi da me di ritenerli autori di sciocche canzonette) e quindi deve ogni volta sorbirsi "una dose da star male". Un'altra madre: "ti capisco, noi si viaggia (...) ripetendo sempre lo stesso cd di fiabe sonore". Queste madri molto pazienti e oneste forse sono un po' vittime delle richieste dei bimbi, no? Mi limito a ricordare loro che esistono delle cuffie per ascoltare la musica preferita.

Il taglio delle unghie
Seconda cattiveria: "sono segretamente contenta quando i figli degli altri fanno scenate in pubblico". Anche qui nessun preciso riscontro di questo misero compiacimento, ma possiamo credere che sia vero. Di sicuro rivelerebbe un problema educativo di base e una mancanza di autorevolezza. Terzo colpo basso: "quando taglio le unghie ai bambini raccolgo solo quelle in vista, le altre le lascio alla donna delle pulizie, anche se verrà dopo due settimane". Premetto che non tutti si possono permettere la colf e che la pulizia (o l'ordine) di casa non è più una prerogativa femminile. Tuttavia nel blog "mammasfigata" esultano proprio queste madri, quelle che se ne fregano un po', quelle che confessano: "non sono riuscita a tagliare perfettamente l'unghia della mano destra" e non casca il mondo, salvo quando "con una zampata è riuscito a procurarsi una micro ferita sulla guancia" e certe mamme temono chissà quale malattia infettiva.

Guardare il cellulare
Quarta scorrettezza: "a volte fisso il cellulare per dieci minuti senza mai alzare lo sguardo su mia figlia". Vedo parecchie giovani madri spingere la carrozzella con lo sguardo immerso nel cellulare, anziché negli occhi del pargoletto o sul marciapiede. Non dubito che possano compiere entrambe le azioni, ci mancherebbe, ma molto dipende dall'età dei bambini, da cosa stanno facendo e dall'apprensione di ciascuna madre. Nel blog "cosedimamme" l'autrice Silvia si rivolge proprio alle madri telefonino-dipendenti: "cara mamma con l'iPhone, ti vedo al parco con i tuoi bambini, il telefono in mano. I tuoi cuccioli sono in giro a giocare gridando 'mamma, guardami!' (...) Ma tu non stai guardando, perché sei sul tuo cellulare, a controllare Facebook, e-mail o Pinterest". Altre madri confermano questa abitudine ma senza colpevolizzarsi troppo (finché non capita qualcosa di spiacevole).

Buttare i giocattoli
Quinta "rivelazione": "se non so dove va rimesso un giocattolo, lo butto nella spazzatura". Nel blog "mammadilettante" leggo che "la generazione delle mie figlie è invece letteralmente sommersa di giocattoli", allora "quelli che costituiscono in qualche modo un doppione di cose già possedute prendono immediatamente il largo". Diverse mamme confermano questo killeraggio di plasticaccia all'insaputa dei pargoli. Enzy dice che "ogni tanto butto via qualcosina", Barbara pensa spesso "adesso bastaaaaaaa! O metti in ordine o butto via tuttoooooooo!!".

Rinunciare ai regali (inutili) o dire ai parenti di non farne, sembra molto complicato, anche se ci sono mamme che praticano il prestito dei giocattoli. Tra questi "giocattoli" ci sono a volte cani e gatti, ed ecco il sesto colpo basso: "per mesi ho promesso un cane a mia figlia, ma all'ultimo momento ho cambiato idea". Nel blog "mammeacrobate" trovo alcune considerazioni intelligenti: "se dopo aver riflettuto, pensiamo di non poter offrire al cucciolo la giusta accoglienza e le giuste cure, rispondiamo chiaramente ai nostri bambini che non è possibile prenderne uno"; e che "se vogliamo comunque avvicinare i bambini agli animali?", be', semplice, "portiamoli in fattorie didattiche o in agriturismi".

Fregare la pappa
Settima confessione: "mangio la metà della pappa di mio figlio mentre lui mastica lentamente i bocconi". Una madre è davvero capace di sottrarre il cibo al figlio? Mah. Ho trovato più disperazioni, lamenti e consigli di mamme per il pupo che, al contrario, non vuole mangiare, rispetto a quelle che rubano il suo cibo. Ottava bassezza: "una volta ho messo a mia figlia un vestito estivo in pieno autunno perché, con quello che l'avevo pagato, non volevo che finisse nelle cose smesse". Si sfiora il sadismo, altro che amore materno! Non metto in dubbio che vi siano madri che agiscono così, ma mi conforta il blog "vivalamamma": parecchie madri affermano di riciclare l'abbigliamento da parenti, conoscenti o punti vendita appositi e che, semmai, dice una, "compro a gennaio quello che metterà l'inverno prossimo".

Non toccare le caramelle
Nona carognata: "butto via tutti i disegni che arrivano a casa dall'asilo". Ci credereste? Nel blog "forumalfemminile" l'amletica rubrica "buttare o non buttare?" ci conferma questo malandazzo, aiutato dalla nuova tendenza dello "space clearing" (liberare lo spazio). Una madre confessa: "la maggior parte dei loro disegni la butto anche io, però ogni tanto ne fanno qualcuno carino". Un'altra è scandalizzata: "tieni i disegni? Io appena se ne dimenticano butto anche i lavoretti fatti per le varie feste della mamma e del papà. Sono imperdonabile?". Decima e ultima bassezza: "ad Halloween ho rubato ai miei figli le caramelle più buone e le ho mangiate di nascosto in bagno". Impossibile confermarlo, ma uno spassoso video statunitense ("I told my kid I ate all their Halloween candy again"), in cui padri o madri sono invitati a confessare ai figli il finto misfatto, dimostra quantomeno che la mascalzonata è reale: i bambini ci rimangono malissimo! Ora, che tutto ciò sia il preludio di una nuova consapevolezza, come sbotta l'autrice del blog "mammasfigata": "e basta! (...) Combattiamo la lega delle mamme perfette, di qualsiasi tipo!"?

Reazioni:
"Ciao Marco. Ho letto il tuo articolo su Ticino 7 e mi sono divertito assai! Grazie e buon anno". (M. C., ricevuto via e-mail, 2.1.15).

"Bravo! Odio il mito del presunto multi-tasking femminile. È solo il modo per farci lavorare come muli ed esserne contente".
(E. B. post da FB, 10.1.15).