Three drones


"Il nostro locale
deve puzzare!"


RFT, 21.02.2011

Puro Garage Rock da Bellinzona, con la voce e la chitarra di Francesco Ograbek (a destra nella foto), il basso di Luca Pelloni e la batteria di Luca Nydegger (a sinistra). Questi sono i Three Drones, diversi concerti alle spalle nel Sopraceneri ma soprattutto la passione di suonare Rock, Indie e Garage. E più sono piccoli i locali, più loro si divertono...

Come mai questo stile di musica?
F. O.: Secondo me Garage calza a pennello per il sound e anche i limiti tecnici che, diciamo, ci caratterizzano.
L. N.: Facciamo musica "da cantina", siamo adatti per posti piccoli e per gente umile che viene ad ascoltarci. Una ventina di persone bastano, diciamo. Noi compresi!
L. P.: Non so se definirci Garage sia giusto!
Fate dei nomi che vi hanno ispirato...
F. O.: Sicuramente White Stripes, Johnny Cash...
L. N.: Certo, ci piace prendere musicisti degli anni '70 o '80, come Cash ad esempio, e trasformarli a modo nostro, farli un po' più in modo rock grezzo e duro...
L. P.: Noi prendiamo gruppi degli anni '70 perché prima, facendo pezzi nostri, non ci ascoltava nessuno, allora abbiamo deciso di fare cover e anche pezzi nostri...
Come nascono i vostri brani?
L. N.: Principalmente dal chitarrsita, da Ograb. Infatti è lui che praticamente inizia con la chitarra per conto suo a casa, e poi piano piano qualcosa nasce dalle sue basi ...
Quanto contano i testi?
F. O.: Non essendo di madre lingua inglese sono un po' ridotti, diciamo. Sono liriche minimali ma nel loro contesto hanno un senso.
Perché l'inglese allora?
F. O.: Personalmente é quello che ho sempre ascoltato finora e sicuramente ti esponi meno.
L. N.: E' da quando sono ragazzo che ascolto Rock e principalmente ascoltavao musica in inglese.
L. P.: Cantando in italiano é molto facile cadere nel banale e l'inglese ti aiuta in questo senso.
Il vostro locale deve essere un posto particolare?
L. P.: C'é anche la piscina! Peró puzza!
L. N.: L'importante é che puzza! Deve sempre puzzare un locale di musica!

Come mai la puzza?
F. O.: Diciamo che caratterizza!
L. P.: Intrinseca gli amplificatori e gli strumenti della sua puzza, e quando andiamo fuori a suonare, anche il locale che ci ospita puzza, e noi ci sentiamo a casa!
F. O.: (ride)

La vostra formazione è cambiata molto?
F. O.: Abbiamo cambiato diversi batteristi. Ma basso, chitarra e voce sono una costante negli anni. La voce è stata una scelta forzata, siccome non c'era il cantante, mentre la chitarra era un sogno!
L. N.: Voce? No, sono stonato come una campana. La batteria l'avevo sotto casa da quando son piccolo, dato che la suonava mio padre.
L. P.: Perché il basso è l'unico strumento che mi fa vibrare il sedere!

Si comprano sempre meno CD, si scarica sempre di più on-line. Cosa ne pensate?
F. O.: E' una schifezza! Da sociopatico, mi trovavo bene solo nei negozi di dischi e ora non ci sono piú!
L. N.: Non me la sento di rispondere a questa domanda.
L. P.: Io comando almeno 10 CD al mese, vado nei negozi e mi piace comprare CD!

Le radio in Ticino quanto spazio danno alla musica locale?
F. O.: Per quel poco che le ascolto, un po' di spazio c'è!
L. N.: Secondo me troppo poco. Si parla sempre di musica commerciale!