Don P. & The blue jags



"Mi piace lottare con la chitarra"


RFT, agosto 2010

Lucerna-Texas, andata e ritorno, da quasi ormai 30 anni. Il power-trio Don P. & The Blue Jags (www.donp.ch) ha illuminato la piazza di Avegno il 29 luglio 2010, nell'ambito del Valle Maggia Magic Blues. Ho incontrato il chitarrista e cantante, Don P., 50 anni, per una intervista a ruota libera...

Don P., come hai trovato la serata in Valle Maggia?
Molto bella e un ottimo spettacolo. Il pubblico ci è piaciuto molto e ci siamo molto divertiti.
E la tua band?
Siamo assolutamente sul Texas blues dalla Svizzera centrale. Rappresenta la nostra gioia, sai, altri fanno rock, brit pop, ecc., ma è la cosa che ci piace maggiormente, sin dall'inizio e non risuciamo proprio a fare altro...
Leggo che sei rimasto folgorato negli anni '80 da Stevie Ray Vaughan al Montreux Jazz Festival, vero?
Vero, nel 1983. L'ho visto ed è stata la svolta per me. Ho capito cosa volevo fare!
Siete una band indipendente!
Certo, assolutamente. Suoniamo nel tempo libero ancora oggi siccome tutti lavoriamo a tempo pieno. Ma ci piace farlo.
E la scena blues in Svizzera?
Ci sono molte buone band e ci si diverte molto. Diciamo che è come una piccola famiglia. Ci sono molti stili, alcuni fanno dell'altro blues, ma tutto questo è molto arricchente.
In febbraio avete suonato a Zurigo. Cambia qualcosa col pubblico svizzero tedesco?
Non molto a dire il vero. Oggi ho visto una grande voglia di partecipare e un gran bel festival. Ma davvero, non ci sono molte differenze. Credo che quando vuoi sorprendere, ci riesci ovunque. Non so dirti dunque se cambia qualcosa.
Suoni da oltre 25 anni. Come hai iniziato?
Quasi 30, si è vero. Avevo 12 anni e un disco di Johnny Winter, la mia prima folgorazione. In quel momento ho capito cosa era il blues e da allora non mi ha più lasciato. Ho suonato altri stili ma niente da fare.
Come mai il Texas blues?
Perché è uno stile più aggressivo. Il Chicago blues, ad esempio, come i Blues Brothers, ha suoni molto melodici, ma il nostro è più rude e mi piace, diciamo, lottare con la chitarra! (ride, ndr)
Sarete ancora in Ticino questa estate, ad Ambrì.
Certo e vorrei suonare qui ogni giorno. La gente ci deve sentire e ingaggiarci!
Parliamo ai giovani. Consigli di fare musica, magari originale?
Vedi, nella musica ci sono molte cose. Se qualcuno fa il musicista, secondo me è il migliore affare, specialmete se lo fai per mesterie. Ti procura e ti dona molta giogia, e soprattutto tant, tanto divertimento!
Il nostro paese non è molto conosciuto per questo. Risulta difficile vivere solo di musica...
Sì, credo sia molto difficile, proprio una lotta. Il paese è piccolo e ci sono molti musicisti. Anche per i politici la musica da tempo è solo una questione secondaria, anche se oggi va un pochino meglio. Ci sono molte band che fanno solo questo, ma con il blues è molto difficile. In ogni caso noi andiamo avanti, siccome credo che quando vuoi una cosa, prima o poi la ottieni!

Ascolta qui il podcast dell'intervista audio!