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Spazzacamini
coi prezzi gonfiati

 

Molti spazzacamini ticinesi fanno pagare di più di quanto stabilito dalla legge. Lo dimostra un'inchiesta tra 46 ditte con lo stesso camino da pulire...

L'Inchiesta, marzo 2007

Secondo la legge in Ticino pulire un "caminetto compreso canna fumaria (considerato quale unico lavoro di pulizia)" può costare al massimo fr. 79.50 più iva (ovvero fr. 85.55 iva inclusa). Ma non tutti gli spazzacamini rispettano questo tariffario cantonale. È bastato contattare telefonicamente, tra la fine di dicembre e l'inizio di gennaio, 46 spazzacamini ticinesi. Il meno caro ha chiesto fr. 70.- per la pulizia del camino. Il più caro fr. 110.-, ovvero il 57% in più.

Tutti gli spazzacamini interpellati hanno mostrato un buon approccio al cliente, anche quelli che non ne accettano di nuovi. Stando alle risposte fornite, il costo dipende molto dal tipo di camino (ad esempio con o senza inserto), dallo sporco (quindi dal tempo di lavoro) e dalla lunghezza della canna fumaria.

Nel Bellinzonese i più cari risultano Orlando Kurmann, Albert Jans e Alois Lustenberger. Nessuno di loro ha preso posizione. I meno cari sono invece Massimo Gilardoni e Giuseppe Buletti. "Al telefono vi ha risposto un mio amico" commenta Orlando Stoppa. "Non conoscendo bene le mie tariffe e le condizioni del camino, vi ha comunicato un prezzo approssimativo". Stoppa ha poi confermato una tariffa di fr. 80.-.

Nel Locarnese, le tariffe più alte sono di Hegglin & Senn e Werner Röthlisberger. Entrambi non hanno fornito spiegazioni. Il meno caro, Christoph Luginbühl. Nel Luganese, il prezzo più alto è stato fornito da Kauz, il più basso da Marco Salvotelli. Sandro Rutner e Graziano de Rosso hanno chiesto fr. 90.-.

De Rosso non ha preso posizione in merito, mentre Kauz contesta i parametri del confronto: "La tariffa di fr. 100.-" spiega "si riferisce a un focolare con inserto e pulizia vetro. Per la pulizia di un camino a legna semplice, la nostra azienda fattura invece fr. 80.-". Per Rutner "la pulizia comporta un tempo di lavoro superiore a quello espresso nella tariffa cantonale. Si può usufruire della tariffa a regia".

Nel Mendrisiotto, si paga un minimo di fr. 70.- rivolgendosi a Stefano Galli e un massimo di fr. 100.- a Marco Buholzer, il quale non ha preso posizione.

Avvertiti dell'inchiesta mascherata, Paolo Genucchi (Castro) e Jasmine Solari (Malvaglia) hanno mostrato scarsa trasparenza verso i consumatori: il primo ha diffidato di pubblicare i dati; la seconda ha rivendicato il "diritto alla privacy e la protezione dei dati".

Critico invece Samuel Bralla, presidente della Società cantonale spazzacamini Ticino (Scst). "Quello offerto dalle ditte è un servizio e non un prodotto" afferma. "Il confronto quantitativo è quindi difficilmente realistico, non potendo tener conto del lato qualitativo del nostro lavoro".

Ma come si spiegano queste differenze? La Scst "raccomanda di seguire il tariffario cantonale" replica Bralla, ma ammette che "controllare ogni fattura rilasciata dai nostri associati risulta in ogni caso impossibile e in caso di mancato rispetto non potremmo fare molto". Secondo Bralla "l'unico in grado di poter controllare la corretta applicazione delle tariffe è il cliente stesso", il quale, in caso di abuso, può fare reclamo al comune che "potrà sanzionare i trasgressori". Nei fatti però questo non avviene mai.

Altra questione sono quegli spazzacamini, pochi, che lavorano senza autorizzazione cantonale. "La nostra società segnala all'autorità comunale e cantonale i casi scoperti" ribatte Bralla. "Putroppo queste segnalazioni vanno a finire nel dimenticatoio e attualmente non vengono presi provvedimenti contro le ditte non in regola".