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Pochi ma buoni al "Teatro degli orrori"

pubblicato da La Regione Ticino 2.5.2012

Recensione - Gruppo di nicchia dalle nostre parti ma tra i capostipiti della scena alternativa italiana. Dopo Roma e prima della loro Marghera, sono giunti in Ticino...

Nemmeno duecento persone venerdì scorso all’Arena Live di Mendrisio per i veneti "Il teatro degli orrori", gruppo di nicchia dalle nostre parti ma tra i capostipiti della scena alternativa italiana. Dopo Roma e prima della loro Marghera, sono giunti in Ticino per promuovere il loro terzo album da studio, Il mondo nuovo , uscito in gennaio. Una sorta di regalo, non essendo la data inserita nel tour ufficiale.
Nella scenografia dominata dal suggestivo ritratto dell’artista Roberto Coda Zabetta, che fa da copertina al disco, lo show prima si è aperto con l’indie-pop del duo milanese 2Pigeons, sconosciuti dalle nostre parti, e solo allo scoccare della mezzanotte il cantante e leader Pierpaolo Capovilla si è presentato sul palco. È seguita un’ora e mezza di esecuzioni perfette, ruvide e potenti, gestite da un Capovilla un po’ poeta ("sparare è come tossire, uccidere è come sputare una canzone"), navigato teatrante e artista impegnato (con la struggente "Ion", in memoria di un operaio rumeno bruciato vivo nel 2000 dal suo datore di lavoro).
Tra le pecche, purtroppo, ancora una volta la deludente acustica del locale (un impianto vocale mai all’altezza benché il tour fosse studiato per i club) e dei problemi tecnici imbarazzanti, come ci hanno confidato fonti interne alla band. Uno su tutti: già dopo i primi due brani si è temuto il peggio, cioè che il gruppo se ne volesse andare, a causa di problemi agli auricolari del cantante, innervositosi più volte.