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Matrimonio. Lui, lei e l'altro

pubblicato da TicinoSette #7 17 febbraio 2012

Quando l'amante del marito non è una donna, ma un altro uomo. Tra trasgressione, moda, luoghi d'incontro squallidi, conflitti identitari e dolorosi silenzi, in Ticino il tema è ancora molto tabù benché, sembra, abbastanza diffuso. Ecco la testimonianza di un ticinese e le opinioni di alcuni esperti, per i quali si tratta di una realtà sempre esistita...

"Cerco uomini sposati per solo sesso e divertimento, anche per prima esperienza. Sono un giovane gay!". "Sono un uomo sposato segretamente bisex (...), cerco nella massima riservatezza un uomo sposato per amicizia e complicità". "Sono un uomo sposato, ma amante dei bei ragazzi (...)". "Un gay (...) aveva molti rapporti con uomini sposati e padri di famiglia. Ha fatto anche dei nomi che mi hanno stupito". Di questi annunci e commenti, facilmente reperibili e provenienti dal cantone Ticino, giornali e siti internet ne sono pieni.

Sono scritti da uomini omosessuali o bisessuali di ogni ceto sociale ed età, sposati o no, con o senza figli, che si sono sempre mascherati dietro ad un'eterosessualità di facciata. Spesso mogli o compagne non sanno nulla, oppure sanno ma tacciono per il bene dei figli, del buon nome della famiglia, del posto di lavoro. Altre scelgono di parlarne, non senza difficoltà. In ogni caso, è una realtà nascosta e per forza sotterranea in provincia, che ruota di norma fuori dal classico giro della prostituzione e delle prestazioni a pagamento. Comprensibile dunque l'anonimato della testimonianza che segue da parte di Fabrizio (vero nome noto all'autore), ticinese 50enne omosessuale.

Fabrizio, provi a descrivere questa realtà partendo dalla tua esperienza?
"Tanti hanno moglie e figli, però ogni tanto devono, credo, trasgredire e così vanno con un uomo, perché non hanno il coraggio di ammetterlo. Se penso al mio caso, ho avuto tre relazioni con uomini sposati".

Come vi siete incontrati?
"Le conoscevo già. Magari avevano intuito qualcosa, forse per come mi muovo, o perché non sono sposato. Poi, se una persona mi interessa, ovviamente anche io faccio le mie frecciatine. Sapevo che due di loro erano sposati, mentre il terzo no".

Che tipo di relazione si instaura?
"Dall'uomo sposato, ormai, non puoi avere niente, lo sai già appena comincia la storia. Non puoi pretendere che uno divorzi e che venga a vivere con te. Loro forse, essendo sposati, vengono con noi gay perché sanno che facciamo silenzio. Almeno, io non sono il tipo che telefona chiedendo "quando vieni?". Uno mi aveva promesso mari e monti, e invece... ".

E invece?
"Mi aveva detto che saremmo andati in gita, un fine settimana in albergo, ecc., ma erano sempre e solo promesse. Un giorno mi ha scritto che sua moglie era incinta e che adesso voleva stare con lei. Poi sono venuto a sapere che bazzicava certi posti di incontro, come al Ceneri, e che girava di qui e di là come un dannato".

Raccontaci dell'altra storia...
"Il terzo l'avevo "imbarcato" io e all'inizio diceva che che non era vero che era sposato, ma poi ho saputo che aveva la moglie incinta. Mi seccava perché non mi rispettava come persona. In generale, vedevi già che c'era qualcosa di strano, perché mai nessuno si è fermato a dormire da me. Quando avevano raggiunto il loro scopo, tiravano su i pantaloni e via!".

Hai detto che sono uomini sposati, con o senza figli. Ma che tipo di persone sono?
"Non saprei, dipende. Posso dire che uno dei miei tre "chattava" al computer e faceva venire a casa gente che non conosceva. Ma di questo io ho un po' paura, con tutto quello che succede. E poi far entrare in casa uno che non conosco e andarci a letto, mi sentirei sporco, un prostituto, anche se io non mi faccio pagare, non voglio niente. Però mi sembra un po' come "buttarsi via"...".

Quante persone riguarda il fenomeno in Ticino secondo te?
"Diciamo che su dieci uomini sposati, ne riguarda almeno la metà. E sono tanti! Lo vedo quando sono in giro, ad esempio con un altro gay più anziano. Lo conoscono da Airolo a Chiasso e ci guardano, e tanti portano la fede".
Esiste oggi un'accettazione dell'omosessualità in Ticino?
"C'è ancora molta omofobia. Tanti, appena sanno che sei gay, ti mettono già in croce! Oppure, quando hanno organizzato una festa gay, ho sentito uno che diceva che bisognerebbe buttare dentro una bomba e farli saltare in aria tutti. Per questo preferisco conservare l'anonimato".

Tra gli sposati, c'è anche gente in vista?
"Può darsi. Un amico un giorno mi ha fatto vedere in internet un tipo che voleva presentarmi, un mezzo direttore di banca, diceva. Ma quando l'ho incontrato ero rimasto quasi scioccato da quanto fosse brutto! L'amico mi diceva che mi ero perso qualcosa, che il tizio era bravo, che ti copriva di regali, ecc. Ma devo andare a letto con uno solo per farmi coprire di regali e per andare in vacanza al mare con lui? Non se ne parla!".

Perché secondo te alcuni non divorziano, avendo questa inclinazione?
"Penso che in realtà alcuni divorzino anche per questo motivo. Ma se hai una fidanzata, o sei sposato e hai anche dei figli, non è corretto verso tua moglie. Se mi chiama uno che vuole vedermi, mi chiedo con quale coraggio poi torni a casa, a dare il bacio della buonanotte ai bambini e poi magari ancora pretenda di far sesso con sua moglie!".

Pensi che le mogli davvero non sanno niente?
"Penso di no, oppure fanno finta di non sapere, per il bene dei bambini".

Tra te e il marito c'è quindi una certa complicità, perché condividete un segreto...
"Sì, anche perché io sono il tipo che si tiene tutto dentro. Ma c'è chi non è capace di tenere la bocca chiusa".

Cosa consiglieresti a chi è nella tua situazione?
"Di essere onesto e di non mascherarsi, perché si fa magari un lavoro importante o dietro ad un matrimonio, facendo anche dei figli, perché poi sono loro che pagano le conseguenze".

Come vedi il tuo presente o il tuo futuro?
"Al momento non cerco nessuno, ma se capita non dico di no. Forse sono ancora uno vecchio stampo: non si trova quasi più quello che viene a bere un caffè, per parlare e poi ci si vede il giorno dopo. Oggi è una questione solo di sesso".

A chi piace misto
Gli studi sulla bisessualità sono recenti e risalgono agli anni Novanta, spiega la psicologa e sessuologa losannese Denise Medico. Secondo la specialista, vi sono diverse tipologie di bisessualità negli uomini: per "desiderio di femminilità", per "desiderio di esplorazione sessuale e prova della mascolinità", oppure per una "distinzione degli investimenti erotici ed affettivi" secondo il genere, o ancora per una "transizione con l'identità". Medico cita anche altri aspetti, più sociologici, da non dimenticare. Esiste infatti un certo fenomeno di moda, specie tra giovani ragazzi e ragazze, che imitano attrici o cantanti famosi quando rivelano la loro inclinazione, a volte solo per scopi pubblicitari. Esiste lo scambismo delle coppie, dove i rispettivi partner maschili si intrattengono, oppure ancora tutto l'universo socioculturale di ciò che è ritenuto "strano", ossia il "Queer World", composto da omosessuali, bisessuali e transessuali. Sta di fatto che, secondo la psicologa losannese, molti bisessuali "possono essere sposati".

Etero di facciata
In altri casi, si tratta di compagni o mariti omosessuali che non riescono o non vogliono dirlo alla propria partner e che, anche per lunghi anni, mantengono una parvenza di "matrimonio paravento". Emblematico uno dei casi trattati dalla sessuologa ticinese Linda Rossi, nel quale una moglie 50enne, sposata da oltre trent'anni e con due figli, confessa di aver scoperto che il marito ha una relazione omosessuale. Una notizia comprensibilmente deludente: "scoprire che il mio matrimonio sia stato una grande farsa mi amareggia" scrive la donna che, scioccata, dice che "benché siano passati più di cinque mesi da quando l'ho scoperto, non sono ancora riuscita a parlargliene". Non sappiamo se vi è poi stata una separazione tra i due, ma la testimonianza conferma il silenzio di certe mogli o compagne che scelgono di tollerare la situazione, piuttosto che divorziare.
Un motivo di divorzio che, per contro, rischia di non essere nemmeno riconosciuto come un "danno" verso la moglie. Lo dimostra la famosa sentenza del 2007 della Corte di appello di Brescia: questa aveva totalmente ribaltato una precedente decisione di primo grado, che aveva condannato il marito omosessuale a "risarcire alla moglie quarantamila euro" per il presunto "danno esistenziale", scrive l'avvocatessa bolognese Rita Rossi. Ebbene, in appello, il tribunale lo ha assolto. Motivo: "la moglie tradita non aveva provato alcunché sul piano del pregiudizio lamentato" poiché "tra omo-infedeltà ed etero-infedeltà non passa alcuna differenza". Di sicuro, prima di vendicarsi, è meglio parlare e capire, come fanno alcune mogli francesi nel forum su internet "www.femme-d-homo.org" ricco di testimonianze, tutte molto simili.

Una realtà molto normale
Secondo la psicoterapeuta milanese Daniela Grazioli, tutto parte dal presupposto per cui è possibile separare l'amore (sentimento) dal sesso (pulsione), sia negli uomini, sia nelle donne. In tal senso, scrive Grazioli, "il gay è uguale all'etero che frequenta abitualmente le prostitute, ambedue vivono la loro sessualità come un'imperiosa esigenza rivolta ad ottenere un godimento che prescinde dallo scambio con l'altro".[5] D'altra parte, già le civiltà del passato, quella greca, romana o mussulmana, non facevano la distinzione tra un genere e l'altro, tra un'identità sessuale e un'altra. Il comportamento sessuale, inteso come ogni altra attività sociale, è semmai influenzato dalla cultura e dai valori locali, tra i quali la religione, che nella nostra cultura ha normato e codificato solo due status, quello di uomo o di donna, ancora oggi duri a morire. Un gruppo di psicologi dell'Istituto italiano per lo Studio delle Psicoterapie, scrive infatti che "prevale la tendenza a considerare accettabili solo due modalità alternative di presentazione sessuale: maschile o femminile a seconda dell'aspetto esteriore del corpo biologico". Ma, avvertono, "non sempre il sesso biologico e il ruolo di genere, il comportamento sessuale e il riconoscimento sociale, sono in pieno accordo".

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