Un cane per marito

pubblicato da Ticinosette #34 - 24.8.2018
Cos'hanno in comune l'inglese Barbarella e la statunitense Marlena? Apparentemente nulla, se non fosse per un piccolo dettaglio: i loro mariti hanno... una coda e quattro zampe! Sì, avete letto bene. La prima infatti ha sposato Spider e Lugosi, i suoi due gatti; la seconda Spike, il suo cane. Una bufala? No, è tutto vero. Veniamo a sapere del sito marryyourpet.com (sposa il tuo animale domestico) da un libro di Barbara Costa sulle ossessioni contemporanee.

Una relazione speciale
Barbarella Buchner qualche anno fa si è raccontata senza vergogna al quotidiano britannico “Mirror”. Ha spiegato che dopo aver rotto la sua relazione di sette anni col suo ex compagno (stavolta un uomo), ha pensato che non avrebbe mai più ritrovato l'amore. E invece, guarda un po', eccolo risbocciare, ma coi suoi due amatissimi gatti.

“Sono le mie anime gemelle, gli amori della mia vita” ha dichiarato. E la donna non accetta critiche da nessuno: “non sono sola, ora ho i miei gatti. Non ho rimpianti e non m'interessa cosa dice la gente”. Il fatidico “sì” è stato pronunciato il 9 gennaio 2004, lo si legge sul certificato di matrimonio riportato dal quotidiano. Già, perché esiste anche un pezzo di carta che documenta le nozze.

Bando però a qualunque allusione morbosa, perché la Buchner ha giustamente precisato che “non c'è niente di persverso o di disgustoso nella mia unione coi miei gatti; Lugosi e Spider sono i miei compagni costanti da 14 anni, ed è la realzione più lunga che abbia mai avuto”. Capito? Infine tutti i cavalieri a cui lei potrebbe piacere si mettano il cuore in pace: “se un uomo dovesse approcciarmi gli direi tranquillamente: 'mi spiace, ma sono sposata coi miei gatti”. Chiaro? Perditempo, scapoli e single avvisati.

Un centinaio di casi
Dietro all'iniziativa c'è una donna olandese di 45 anni, Dominique Lesbirel. Anche la sua storia è stata raccolta da varie testate, tra cui il “Daily Mail”. Lei tecnicamente è già stata vedova perché aveva già detto “sì” al suo gatto Doerack, poi deceduto, finché si è risposata con Travis, il suo cane.

Per rendere felici altre persone si è fatta ordinare prete online, una procedura legale in alcuni paesi, infatti la rubrica “coppie felici” contiene le foto di vari sposi, molte donne e molti cani e gatti come mariti (o mogli). Ma ci sono anche maiali e persino una biscia come marito, è il caso dell'australiana Jace col suo El Diablo.

La Lesbirel dichiara di aver celebrato finora un centinaio di nozze, mentre il suo sito è visitato migliaia di volte al giorno. Ma prima di agire “devo essere sicura che si amino veramente e rispettino il loro animale domestico”, sostiene, anche se non dice come. Poi gli sposi appaiono in una cappella virtuale dove, con un clic, pronunciano il fatidico “sì”, infine si scarica il certificato pagando una tassa.

“Ho avuto matrimoni da mezzo mondo” ci dice la Lesbirel che abbiamo interpellato, “ma non ne ricordo uno dalla Svizzera”. E precisa: “il mio sito serve per iniziare un dialogo sulla nostra responsabilità rispetto agli animali, impegnandosi con loro per la vita. Non ha niente a che fare col sesso”. E ci mancherebbe.

"Un'idea poco intelligente"

INTERVISTA - Sposare il proprio animale domestico è un'idea simpatica o una deriva? Intervista a Gianni Tadolini, psicologo di Bologna specializzato nella relazione uomo-animale.

Dottor Tadolini, ha già sentito parlare di questa iniziativa?
“Sì, avevo sentito parlare di Dominique Lesbirel e di questa sua "mania" di ergersi a celebrante di matrimoni tra esseri umani e animali domestici. Ovviamente il mio dissenso è totale e - da psicologo, bioeticista ed etologo - considero il suo operato alquanto stupido”.

Perché?
“I fenomeni in cui si attribuiscono all'animale vari antropomorfismi vanno sempre combattuti soprattutto perché, di frequente, finiscono per determinare all'animale stesso vero e proprio disagio, se non addirittura angoscia e dolore. La sua attività è stupida, immorale e addirittura potrebbe divenire pericolosa per l'equilibrio psichico umano, oltre che ad essere gravemente lesiva della dignità animale”.

Si può parlare di "abuso di affettività?"
“Ciò che la Lesbirel compie è assolutamente disdicevole perché comunque manipola la personalità di individui (soprattutto donne), probabilmente con significativi disturbi psichici. Inoltre, da etologo, devo ricordare che il primo dovere di chi, per qualunque motivo, si accosta ad un animale è quello di rispettarne le caratteristiche ed i bisogni specie-specifici, cioè quella storia filogenetica che ha portato quell'animale ad essere ciò che è”.