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Solo grasso nella rete

pubblicato da TicinoSette #4 27 gennaio 2012

Sempre più giovani alienati, obesi e analfabeti coi Social Networks? Appunti non molto azzardati e qualche riflessione sul futuro prossimo delle giovani generazioni...

Se fosse vero quanto si racconta nel film "The social network", storia hollywoodiana di Facebook, oggi avremmo molte più interfacce virtuali di quante Wikipedia sia riuscita a recensirne finora, ossia oltre 300 nel mondo. Secondo il film, la rete sociale più utilizzata e famosa sarebbe nata perché il suo fondatore, un secchione di famiglia ebrea, era stato lasciato dalla sua ragazza (vedi anche TicinoSette #50, 2010, ndr). Per vendicarsi, ha messo in rete le foto di centinaia di studentesse di varie scuole statunitensi, che hanno poi attirato la morbosità e la curiosità di altri studenti. Il giovane miliardario ha smentito questa tesi, ma forse gli conveniva. Insomma, avremmo la pretesa di fare sesso, innamorarci o sposarci grazie ad Internet, senza nemmeno uscire di casa e confrontarci con la gente vera. Ma non accade già tutto questo?

Generazioni complici
Molti adolescenti e giovani sembrano sempre più vittime di questa (troppo) comoda ma (molto) meschina invenzione. I pericoli che si intravvedono sono l'asocialità, anche se appare paradossale, l'obesità e l'analfabetismo. Le reti sociali, dicono, servono per "conoscere" altre persone, standocene seduti davanti allo schermo a chattare in modo smozzicato commenti che, di solito, non avremmo nemmeno il coraggio di esprimere faccia a faccia. Che delusione, poi, quando la realtà supera, ahinoi in peggio, il virtuale! Li vediamo, questi giovani passeggeri della "nave società", sempre più incapaci di avvicinare un'altra persona con delle frasi in italiano compiuto o con un discorso che abbia un senso. Il problema è che la generazione che oggi governa questa "nave" assiste volontariamente ad un rischioso naufragio. Giustificarsi ancora nel 2012 dicendo che "ai miei tempi non c'era tutto questo", non serve a niente. Che bella scoperta: questo è ammutinamento! Così l'ipocrisia generazionale li porta a tagliarsi fuori volontariamente da questo mondo, sguazzando nell'ignoranza informatica. Problemi grassi, dirà qualcuno. Sì, letteralmente.

Grasso che naviga
Le reti sociali sono tra le cause dell'obesità dei giovani, è ovvio. Usare Internet fino a sette ore ogni giorno, come dicono alcuni studi, induce al consumo di cibi e bevande malsane. Certo, molti giovani internauti hanno falangi e muscoli facciali molto ben allenati: è già qualcosa. Ma difendere, come fa qualcuno, le reti sociali perché sono, finalmente, un luogo d'incontro per gli obesi (o per altri discriminati) mi sembra il colmo: così si isolano due volte, prima dalla società dell'immagine reale, poi nel "ciberspazio". E ingrassano ulteriormente, per di più. Ma ogni volta che ci connettiamo ad una rete sociale, confermiamo di appartenere a questa grassa società, riproducendola. Eppure la ragazza o il ragazzo che ti piace abita alla porta accanto, da ben cinque anni. L'hai scoperto solo ora perché te l'ha detto ieri sera "postando" un commento, mentre sgranocchiavi patatine alle cipolle. Quando la vedevi uscire di casa, mentre tu "smanettavi" con il nulla virtuale e fuori c'era il sole, ti chiedevi sempre chi fosse. Potevi conoscerla davvero, ma imbecille come sei, non l'hai fatto, perché eri on-line cercando di capire chi fosse.

Scaricare la lingua
Ora, sei figlio delle chat e di Skype e non puoi farci nulla, ma il mondo vero è un altro, ragazzo. Se fai volontariamente il buffone nelle reti sociali mondiali, per tutto il popolo della rete sei e rimarrai un buffone. Perché di quella foto compromettente, una volta messa in rete, te ne dimenticherai in fretta. Anche se ti vuoi vendicare di qualcuno, lascerai tracce ovunque. Era meglio una volta, quando si appendevano manifesti in paese o si scriveva sui cavalcavia. Oggi augurati solo che ti messaggeranno altri insulti, altrimenti troverai il tuo avversario sotto casa, non un ologramma, ma in carne ed ossa coi nervi a fior di pelle. Chi pensa che i social network diano copertura e protezione, che il "nome utente" sia divertente, sbaglia e ha sbagliato (un altro) mondo. Te ne accorgi perché non sei stato capace di chiedere direttamente ad una ragazza di uscire, perché non sai più nemmeno dire "ciao" a qualcuno guradandolo negli occhi. Sei un asociale in sovrappeso: non ti vergogni? No? Allora chi qui scrive non è poi così fuori strada. Continua pure a parlare come mangi, cioè male. O a parlare come digiti, che è poi la stessa cosa.