"Benvenuti, ma non c'è posto!"

pubblicato da RFT 21 gennaio 2010

Nessuna risposta dai privati all'appello per alloggi urgenti da affittare a studenti e stagisti europei. Ecco come il cantone ha dovuto arrangiarsi...

A Lugano, hanno quasi rischiato di finire in mezzo alla strada gli stagiaires europei da poco giunti in Ticino tramite i programmi di scambio. Infatti, nessuno nel luganese s’è fatto vivo quest’anno per affittare loro delle camere. Ma alla fine hanno tutti trovato un tetto.

Il 5 gennaio scorso, il servizio Lingue e stage del dipartimento diretto da Gabriele Gendotti, ha comunicato che cercava con urgenza persone o famiglie disposte ad affittare camere ammobiliate a Lugano e dintorni a dei giovani stagiaires europei. Giovani seri, motivati e selezionati con cura, non sbandati o criminali, che in febbraio e marzo iniziano i loro stage di 1 o 3 mesi in alcune aziende del cantone.

Risultato dell’appello? Nulla, nessuno s’è fatto vivo, in ogni caso non per subito. Fatto sta che i giovani europei hanno quasi rischiato di finire per strada. Oggi l’ufficio Lingue&stages di Canobbio ci ha spiegato che non era atteso un così folto numero di stagisti nel luganese, ma ha anche precisato che il numero di stanze di privati a disposizione varia ogni anno.

Com’è andata a finire? Nell’urgenza, alcuni giovani sono stati alloggiati in via eccezionale nelle camere per studenti dell’università di Lugano; per altri si è dovuto ricorrere persino agli appartamenti da almeno 500 franchi che l’Ospedale regionale di Lugano possiede per il proprio personale medico.

In pratica, il cantone pagherà l’affitto al nosocomio luganese, almeno per i giovani iscritti al programma Eurodyssée. E dire che la città di Lugano viene dipinta come internazionale e accogliente.