La giuria saremmo noi

pubblicato da La Regione - 11.8.2012

Edizione da bel tempo e bagno a Rivapiana con le anatre...

LOCARNO - E fanno quindici per me. Edizione da bel tempo e bagno a Rivapiana con le anatre. Pellegrinaggi Palavideo-La Sala, finalmente un red-carpet ma poca isteria, siamo svizzeri. Nuovi incontri e solite imbucate. Al party delle giurie il tipo è inflessibile: serve l'invito. Mi sottovaluta. Vedo Lui, Olivier, gli chiedo che storia è mai questa. "Non sono un buttafuori ma se vuoi ti faccio entrare" fa lui con classe. Capisco dov'era tutta la gente ma se questi sono in giuria io sono Marco Solari. Vips, cricca Rsi, il trans di Macau, ecc. Si fan subito le due e tutti a casa. Erano proprio altri tempi... Al lido di Ascona alle tre tutto chiuso, allora Cambusa e Rada, più "pop-intello" e alle quattro e mezza arriva la Pola. Chissenefrega. Al Para lenti ed educati confederati si fanno servire per ultimi, una volta tanto. Saluto Frédéric ma non si ricorda, rivedo Lui col cast di un film sul festival. È proprio lei, una delle attrici, la fisso e poco dopo mi si avvicina. Wow! Fa che non è attrice ma vive a Paris. Chiede di dove sono e son di qua e basta. Silenzio. Pochi fichi salvo Gael, dice l'amica più attenta. Perdo Delon e la Muti ma non Kylie e "Ruby Sparks". Ogni anno quei treni che non ci sono, ma oggi gran finale e la giuria, dicono, saremmo noi. Arrivederci.