Acque nere

pubblicato da TicinoSette #19 - 11 maggio 2012

Una grande invenzione, le canalizzazioni. Così le chiamiamo, quasi per evitare la più forte e grossolana parola "fogna"....

"Siamo tutti nella fogna, ma alcuni di noi guardano alle stelle" diceva Oscar Wilde. Insomma, anche nel pantano in cui annaspiamo c'è qualcosa di positivo. E a ben vedere, anche nelle fognature: se non esistessero avremmo, come minimo, qualche grave malattia in più in circolazione. Una grande invenzione, le canalizzazioni. Così le chiamiamo, quasi per evitare la più forte e grossolana parola "fogna". Il nome di un luogo che nemmeno i sofisticati francesi sono riusciti ad addolcire con le loro "égouts". Qualcosa di sotterraneo, buio e sporco, nascosto ed indicibile, ruscelli di putridi liquami, di acque luride che colano da impermeabili canali in cemento o in Pvc, avvolti dal cemento mezzo metro sotto, lontano dalle nostre case, dalla nostra vista e dai nostri olfatti imborghesiti. Così trattiamo i deflussi del nostro esistere, del nostro stare in un mondo. Perché in altri, i bambini giocano ancora tra gli scarichi a cielo aperto...

Fauna che trovi...
Da quando esistono le cloache, hanno sempre alimentato le nostre rappresentazioni e leggende urbane, come quella di animali strani o mostruosi che le abitano. Dal film di serie B degli anni ottanta, "Alligator", nel quale un alligatore di oltre dieci metri semina il terrore, al recente filmato in internet di strane creature vermiformi in una fogna del North Carolina. Il mito del vivente in un luogo quasi invivibile. Quasi, appunto. "A casa mia, dalle tubature, risalgono solo le blatte" scrive un blogger commentando la vicenda americana. Già, ma oltre a scarafaggi e ratti, storici vettori della peste, le fognature ospitano ogni tanto anche altri insospettabili animali. Veniva da lì, ad esempio, il piccolo serpente esotico sbucato l'anno scorso dal gabinetto di una donna di Chiasso. Meglio dare una controllatina prima, allora, perché nessuno è al riparo, nemmeno se si abita al decimo piano: di recente in Australia un pitone reale è riuscito a risalire fino allo scarico di un palazzo! Ma il re degli "infognati" è il battere vibrio cholerae, responsabile del colera e trasmesso all'uomo dall'acqua contaminata dalle acque luride a cielo aperto. A volte ci siamo anche noi nelle fogne, come a Parigi: quattro euro per visitare le vecchie canalizzazioni sotto rue Montmartre. Sarà che nella città dell'amore, anche là sotto c'è del romantico?

Ad ognuno la sua
In fatto di chiaviche, anche dalle nostre parti non si scherza. Dal punto di vista lessicale, la fogna trova le più diverse collocazioni, come dimostrano queste citazioni tratte da alcuni blog ticinesi. Chi ha il coraggio di bere l'acqua pompata dal lago di Lugano o dalle falde del Vedeggio, scrive uno, "nota fogna a cielo aperto in cui le aziende riversano schifezze"? "Nella fogna del Breggia ci sono stato una volta", confessa un pescatore, ma solo per curiosità, quindi meglio non andarci a pescare. A Gandria, "la fognatura in piazza Niscior perde da circa tre anni" annotava un critico abitante, ma la spiaggetta sotto il pontile comunale è stata salvata, nonostante la costruzione di una captazione fognaria. Torno a parlare di spogliatoi ("Ticinosette", 13 gennaio 2012) perché pare che in quelli delle scuole elementari di Tesserete "nei bagni c'è odore di fogna". Insomma, se anche la vitale Milano e la romantica Venezia, in estate, puzzano di fogna, non penseremo mica di schivare l'oliva? Le fogne esistono ed ogni tanto ce lo fanno sapere. Sono persino rivelatrici di un certo malessere legato al benessere: analisi del 2008 sugli scarichi urbani hanno determinato scientificamente che, a Lugano, si fumano più spinelli che a Milano, dove invece spopola la cocaina.

Luridi aforismi
L'impareggiabile Charles Bukowski scriveva che "l'uomo è la fogna dell'universo". Dunque, saremmo degli scarti cosmici, o comunque qualcosa di cui il creato dovrebbe vergognarsi. Gli dò ragione, quando penso che al sud gli scarichi a cielo aperto sono il parcogiochi dei bambini. Lo stesso vale per l'esploratore francese Jacques Cousteau, per il quale ormai "il mare è la fogna universale" nel quale si riversa di tutto, compreso quanto cade dal cielo. Lo dimostra anche il caso recente delle gettonate spiagge di Rimini, colpite dallo scandalo delle fognature. Per il cantautore americano Tom Lehrer "La vita è come una cloaca: quello che ci tiri fuori dipende da quello che ci metti dentro". Paragone curioso ma verissimo. Il poeta Cesare Pavese disse che "Fra gli errori ci sono quelli che puzzano di fogna, e quelli che odorano di bucato". Sbagliare è umano, no? Per il regista Mel Brooks, "Tragedia è se mi taglio le dita, commedia è se camminando cadi in una fogna aperta e muori". Peccato per lui che sia accaduto davvero pochi mesi fa, in una cittadina russa. Vittima un bambino di diciotto mesi, morto inghiottito dalle fognature perché era ceduto l'asfalto. Ma non ci trovo proprio nulla da ridere.