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Bellinzona, test sonori illegali

pubblicato da Radio Fiume Ticino, il 23.10.2008

La rabbia di molti esercenti multati dalla polizia per il rumore, misurato con apparecchi non conformi alla legge...

In base alla legge federale sull’inquinamento fonico e a quella sugli stimoli sonori alle quali si richiama l’Ordinanza comunale, per le misurazioni del volume in un locale deve essere utilizzato un apparecchio apposito, chiamato fonometro, omologato dall’Ufficio federale di metrologia: si tratta di un apparecchio complesso del costo di alcune migliaia di franchi.

La polizia comunale di Bellinzona, tuttavia, come lamentano alcuni esercenti del centro, nei fatti utilizza un cellulare che fornisce solo un livello di decibel indicativo. Un metodo confermato sia da alcuni esercenti, sia dal capo Dicastero sicurezza Mauro Tettamanti.

Sempre secondo la legge, i rilevamenti devono avvenire sull’arco di 60 minuti e non per pochi minuti, come invece pare faccia la polizia comunale. Curiosamente, il comune dispone di un fonometro che viene però usato solo dall’Ufficio sicurezza, segnaletica e controlli tecnici.

Comprensibile quindi il dissenso degli esercenti che si sono visti finora appioppare multe dal Municipio sulla base di misurazioni non attendibili. Tettamanti non ha saputo spiegare il motivo per cui la polizia non usa il fonometro. Il comandante della polizia comunale Ivano Beltraminelli non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

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