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Nando Snozzi
censurato nelle scuole

 

Il sito dell'artista è stato oscurato nelle scuole pubbliche per un certo periodo per presunta pornografia, mentre esponeva a Bellinzona e con il sostegno del comune...

RFT, 22 settembre 2009

Alcuni docenti di liceo e di scuole medie volevano visitare la mostra dell'artista con le rispettive classi, ma il sito dell'artista, in cui presenta la sua attuale esposizione "Ipotesi per un delirio n. 2" alla Villa dei Cedri con altri 12 artisti, è schermato. Stupito l'artista: "non avrei mai pensato a una cosa del genere, allora bisognerebbe censurare tutti i telegiornali o certe trasmissioni che fanno sui canali italiani quasi a carattere pornografico".

Dal museo, dicono che finora sono passate quattro classi (due di scuola media di Bellinzona, una del liceo, una del liceo di Locarno). Ma anche che quando chiama un docente, gli viene prima chiesto se abbia già visitato la mostra o meno. Secondo il direttore della Divisione della scuola, Diego Erba, si tratta probabilmente di un incidente e il cantone non ha nulla contro l'artista Bellinzonese.

"Per dei siti non accessibili per i quali si giustifica l'accesso, su richiesta della scuola o di un gruppo di docenti provvediamo a liberalizzare l'accesso" spiega il funzionario. L'origine del fatto porta al Centro sistemi informativi del Dipartimento finanze ed economia, il servizio che filtra gli accessi internet delle scuole forniti da Swisscom.

La stessa Swisscom, spiega il portavoce Mauro Feller, si appoggia su di una società informatica svizzero tedesca che fornisce liste di siti internet dai contenuti giudicati violenti, pornografici o razzistici. Liste che vengono continuamente aggiornate.