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Annunci online, inquilini truffati

pubblicato da L'Inchiesta #5 settembre 2011

L'annuncio on-line di un appartamento in affitto a buon mercato nasconde a volte un bidone, specie se le trattative avvengono via internet...

Tutto comincia da un annuncio gratuito in internet per affittare un appartamento ammobiliato, la cui pigione mensile sembra davvero un'occasione, forse troppo: fr. 750.- mensili in centro a Basilea, spese comprese, con un contratto a tempo indeterminato ma di almeno tre mesi. "Era un appartamento interessantissimo a un prezzo stracciato, per il quale la proprietaria voleva farsi contattare solo per messaggio", racconta Nadia T. (nome noto al redattore) di Balerna.

Nei contatti via e-mail, in un francese non sempre corretto ma sempre con toni gentili, la proprietaria dice di chiamarsi "Felicia Cropolis" e di essersi trasferita ad Atene per lavoro. Bisognerà quindi contrattare a distanza. L'invio delle chiavi e del contratto avverrà tramite la "Euro Rentals Worlwide" che avrebbe sede a Tessalonico. Un'azienda fantasma, tanto è vero che il sito non esiste più. A Nadia T. viene chiesto il versamento di una pigione e di un deposito di garanzia, in totale fr. 1'500.-. La donna rimane fiduciosa siccome ha bisogno di trasferirsi a Basilea per lavoro.

"Prima dovevo fare il versamento e poi avrei avuto le chiavi per vedere l'appartamento, durante due giorni, e decidere se mi piaceva o no", spiega. "Se ero d'accordo, loro inoltravano i soldi alla signora, se invece dicevo di no, i soldi mi ritornavano per intero. Finalmente mi arrivano i dettagli per fare il versamento, che dovrei fare a una persona fisica qualunque. Al che mi nasce un fortissimo sospetto".

Il versamento dovrebbe avvenire su un conto di una banca spagnola, a Barcellona, presso la Catalunya Caixa. La donna trova il sito della società e telefona, ma è sera e "per questo non mi risponde nessuno, nemmeno una segreteria telefonica" racconta. Una mattina "una voce maschile mi richiama, senza presentarsi, neppure con il nome della ditta. Al che sono sicura che si trattava di una truffa".

La donna vede bene: sporge denuncia alla polizia ticinese che le spiega che si potrebbe trattare di una cosiddetta "truffa alla nigeriana" condotta dall'Africa. In pratica le vittime vengono adescate con annunci trabocchetto molto allettanti: appena ci si casca, iniziano le trattative, sempre via e-mail, nelle quali si chiede di effettuare un versamento su un conto, soldi che verrebbero bloccati fino alla decisione del cliente e poi ritornati. Ma questo non avviene mai.

"La comunicazione per mail è stata condotta con una certa abilità" commenta ancora la donna. "Se non fosse che questa signora, a parte la mail di presentazione, non si è più firmata e ha scritto mail stringatissime".

Ma i dubbi sulla serietà della faccenda sono anche altri, a cominciare dal sito internet della ditta (o ex-sito), che pretende di lavorare in tutto il mondo ma non appariva molto professionale. L'indirizzo di Tessalonico indicato nel sito rimanda poi ad un'altra fiduciaria. In Spagna, inoltre, la banca a cui si dovrebbero versare i soldi viene spesso presa di mira per truffe online di ogni tipo tramite pagine web finte (il cosiddetto "fishing" o "phishing"), come avverte la stessa banca nel suo sito ufficiale.

In Svizzera, l'appartamento a Basilea che la fantomatica signora pretende di possedere e di voler affittare, in realtà è amministrato da una serissima società immobiliare che gestisce tutte le trattative. "Non conosciamo né la signora né ci siamo mai occupati di quell'annuncio" afferma a nome della fiduciaria Regimo Basel, Isgard Tosch. E aggiunge: "la descrizione dell'appartamento e la foto non corrispondono a nessun appartamento disponibile".